CHIUDONO LE CASE FAMIGLIA CHIEDIAMO DIGNITA' PER I BAMBINI E GLI OPERATORI
- Scritto da Viviana Luongo
Il grido di agonia delle nostre comunità - le cosiddette “case-famiglia” - che accolgono bambini di Napoli allontanati dalle loro famiglie per gravissimi disagi è un grande grido di dolore, ma anche UN FORTE MONITO DI GIUSTIZIA E LEGALITÀ. Questi bambini, già duramente provati, sono ormai privati anche del fondamentale diritto costituzionale di vedere tutelati i loro bisogni essenziali di vita e di futuro. I loro educatori del fondamentale diritto al lavoro e alla dignità.
Il Comune di Napoli, che ce li ha affidati affinché lo surrogassimo in questo servizio così delicato di cura e tutela, LI HA ABBANDONATI, CI HA ABBANDONATI; e mentre tenta di salvarsi dal disastro del fallimento, condanna a fallimento certo le nostre organizzazioni, già affogate dai debiti contratti per far fronte, nonostante tutto, alle necessità dei ragazzi ai quali il Comune non dà più risposte. È paradossale: cooperative sociali e associazioni “robuste” economicamente,esempio limpido e trasparente di imprese sociali senza profitto, sull’orlo del fallimento - alcune sono già fallite - perché il Comune ha un ritardo di pagamento di 36 mesi verso servizi che anche una legge dello Stato riconosce come “indispensabili”, al pari degli stipendi dei dipendenti del Comune, che anche in questa disastrosa situazione generale sono sempre tutelati!
Conosciamo anche il ritornello che da mesi ascoltiamo: i tagli dei trasferimenti statali, la “spending review”, le responsabilità delle precedenti amministrazioni… è tutto vero! Ma un genitore che vede i suoi figli ridotti alla fame non si limita ad imprecare contro i suoi predecessori o contro il “governo ladro”, si scorcia le maniche e fa il possibile e l’impossibile per tutelare i loro diritti e assicurare la loro sopravvivenza.
Per i nostri ragazzi e per i nostri educatori ESIGIAMO DIGNITÀ. Chiediamo uno sforzo straordinario, come straordinario è l’impegno che noi stiamo profondendo da anni come cittadini attivi e responsabili di fronte dall’inettitudine e all’incapacità degli amministratori che si limitano ad allargare le braccia e a dire: “non ci sono soldi”, senza neanche avere il coraggio di dichiarare quel fallimento che è solo e tutto loro!
Non ci spaventano il dolore, le privazioni, le sofferenze che incontriamo tutti i giorni. Ci spaventano piuttosto l’indifferenza, il silenzio ed il disinteresse di chi volge lo sguardo altrove e va a dormire tranquillo ignorando ciò che sta accadendo sotto gli occhi di tutti. Potremmo “fare ammuina” per essere ascoltati, in una città che dà retta solo a chi fa più clamore; potremmo “rimandare indietro” i nostri ragazzi, come ci consentirebbe anche la norma! Come pacchi indesiderati e senza alcun valore; nulla di nuovo per loro, così sono stati trattati nella loro sofferta vita. E invece vogliamo continuare testardamente e tenacemente a gridare a tutti che NAPOLI DEVE AMARE TUTTI I SUOI FIGLI!
Lo faremo a nostro modo. IL COMUNE CI HA VOLTATO LE SPALLE e noi, a partire da venerdì 8 Marzo 2013 ci ritroveremo, con tutti i cittadini che vorranno, per ogni prossimo venerdì, alle spalle del comune, in via Toledo (davanti al Banco di Napoli) dalle ore 17.00 alle 20.00, per vivere in questo modo la nostra particolare quaresima di denuncia; invitando gli amministratori a trovare insieme a noi una strada possibile per uscire dal sepolcro del fallimento verso la Pasqua della dignità e della vita. Se questa strada non sarà trovata, sarà Lei, signor Sindaco, primo tutore dei ragazzi a noi affidati, ad assumersi direttamente la responsabilità di questo tragico fallimento!
Comitato “Il Welfare non è un lusso” – gruppo accoglienza residenziale minori
Fedele Salvatore - Cooperativa sociale “Irene ‘95”
Monica Procentese - CoRCoF (Coordinamento Regionale Comunità Familiari)
Carmine Santangelo - Federazione Regionale CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza)
Viviana Luongo - Cooperativa sociale “Progetto uomo”
Roberta Gaeta – Cooperativa sociale “E.T.I.C.A.”
Domenico Picciocchi - Associazione “Margherita”
Valeria Anatrella – Cooperativa Sociale “Il Grillo Parlante”