Reddito di cittadinanza, se hai ricevuto questo sms corri ai ripari: hai solo 3 giorni per trovare un’alternativa

Migliaia di famiglie rischiano di perdere il Reddito di cittadinanza se non fanno questa azione entro 3 giorni. Tutti i dettagli

Stop al Reddito di Cittadinanza per 169.000 famiglie: il messaggio dell’Inps è arrivato secco sui cellulari e non lascia dubbi. Tuttavia si può fare una cosa per non perdere il sussidio. In questo articolo vi spieghiamo di cosa si tratta.

Stop al Reddito di cittadinanza
Fine del Reddito di cittadinanza per migliaia di famiglie/ Lastampadelmezzogiorno.it

Nelle ultime ore ben 169.000 percettori del Reddito di cittadinanza hanno ricevuto la comunicazione ufficiale dell’Inps. A partire da agosto non riceveranno più il sussidio nato nel 2019 su forte spinta del Movimento Cinque Stelle. Luglio, infatti, è stato l’ultimo mese per la maggior parte dei beneficiari.

Giorgia Meloni e il suo team hanno mantenuto la promessa e hanno cancellato la misura grillina che, comunque, a breve verrà rimpiazzata da altre due forme di sostegno. Le famiglie che hanno ricevuto la comunicazione dell’Inps, comunque, hanno tempo 3 giorni per fare una cosa e se la faranno potrebbero non perdere il Reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza: ecco cosa fare per non perderlo

Come anticipato, nelle scorse ore, ben 169.000 nuclei familiari hanno ricevuto la comunicazione dell’istituto di previdenza sociale gestito da Pasquale Tridico: stop al Reddito di cittadinanza. Si può ancora fare qualcosa ma bisogna sbrigarsi: c’è tempo solo tre giorni.

Cosa fare per non perdere il Reddito di cittadinanza
C’è tempo 3 giorni per non perdere il sussidio/ Lastampadelmezzogiorno.it

Le famiglie che hanno ricevuto il messaggio dell’Inps hanno tempo 3 giorni per farsi prendere in carico dai servizi sociali. Naturalmente bisognerà essere in possesso di requisiti specifici. I servizi sociali non potranno farsi carico di tutti i nuclei familiari ma solo di quelli che versano in condizioni di particolare svantaggio. In particolare i servizi sociali si faranno carico delle famiglie composte da persone non occupabili, cioè che o per età o per condizioni di salute non possono lavorare. Sono ritenuti non occupabili i soggetti con meno di 18 anni o con almeno 60 e le persone affette da disabilità certificata.

Se una famiglia riesce a farsi prendere in carico dai servizi sociali nei prossimi tre giorni, continuerà a ricevere il Reddito di cittadinanza fino a dicembre. Poi, a partire da gennaio 2024, potrà fare richiesta per l’assegno di inclusione. Questo sussidio spetta solo ai nuclei familiari in cui siano presenti minorenni, disabili oppure over 60. Avrà lo stesso importo del Reddito di cittadinanza: 500 euro al mese più altri eventuali 280 per chi vive in affitto. Avrà una durata di 18 mesi e, dopo una pausa di un mese, potrà essere rinnovato per altri 12.

Bisogna precisare però che spetterà solo ai componenti della famiglia non occupabili e non a tutti. Inoltre il Governo Meloni ha introdotto una nuova clausola: non potranno beneficiare dell’Assegno di inclusione i ragazzi che non hanno completato il ciclo dell’istruzione obbligatoria. Anche i requisiti reddituali saranno più stringenti rispetto al Reddito di cittadinanza e, infatti, è stata stimata una riduzione della platea degli aventi diritto.

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