L’analisi condotta dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri sulle acque reflue spiega quali droghe vengono usate di più nelle varie arie geografiche
L’istituto di ricerca Mario Negri ha condotto un lungo studio sulle acque reflue per vedere cosa trovare tra gli scarti organici presenti nelle fogne. In questo modo lo studio è riuscito a portare avanti una ricerca importante per quanto riguarda le cattive abitudini degli italiani con le sostanze stupefacenti. Il grafico che ne è venuto fuori racconta quali sono le droghe più utilizzate dagli italiani divise per città in modo da avere una mappatura completa da nord a sud. I dati si riferiscono all’ultimo biennio 2022-2023, ma il progetto fu ideato già nel 2005 scuotendo un grande interesse anche a livello internazionale dal punto di vista scientifico.
Gli ultimi risultati sono stati pubblicati nella Relazione Annuale del Dipartimento per le Politiche Antidroga della presidenza del Consiglio, basato sull’analisi delle acque reflue di 33 città ubicate in 20 regioni, in particolare i grossi capoluoghi. L’analisi si è concentrata sulle principali sostanze psicoattive come cannabis, cocaina ma anche droghe moderne e sintetiche sempre più in voga.
Nel complesso, come si poteva già immaginare, l’analisi dell’ultimo biennio ha accertato che la cocaina continua a essere una delle sostanze più presenti nel mercato delle droghe in Italia. La più utilizzata in assoluto però risulta essere la cannabis ma è in crescita anche l’uso della ketamina. In generale, i consumi sono in crescita per tutte le fasce, viene infatti da ipotizzare che il problema sia legato anche all’instabilità che genera ansie e tende a far ricorrere anche i più giovani alle droghe: quindi non solo da un punto di vista ludico ma anche come ‘anestetico al dolore psicologico’.
L’ecstasy, droga sintetica derivata dalle anfetamine nota anche come Mdma, ha invece ottenuto un rialzo nei consumi nell’autunno del 2021, questo probabilmente in concomitanza con la riapertura delle discoteche dopo lo stop per la pandemia Covid. Quanto alla ketamina, anestetico che agisce sul sistema nervoso centrale come un potente psichedelico, nonché anestetico per cavalli, ha segnato un rialzo nel consumo in città come Bologna e Firenze ma a seguire anche Torino, Milano e Venezia. Il fentanil invece è una sostanza che non preoccupa ma che viene utilizzata molto negli stati uniti, gli italiani non sembrano interessati, probabilmente anche per gli effetti avversi che si provano sul corpo già dopo le prime dosi.
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