Cosa vedere in Campania fino al 31 luglio, tutti gli eventi e le sagre da non perdere

Vacanze da sogno in Campania: sbizzarrirsi, ballare e mangiare fino al 31 di luglio, prepara le valigie!

La Campania è una regione che non delude mai; vasta e variegata attira turisti da tutta Italia e da tutto il mondo, grazie alle sue città d’arte, ai parchi archeologici, al cibo tipico, al mare, alla natura e alla calorosissima accoglienza dei suoi abitanti. Per le vacanze estive questa regione è il luogo ideale, dove si può trovare e ammirare davvero di tutto, inoltre il divertimento proprio non manca. A proposito di svago, fino al 31 luglio è possibile prendere parte a sagre ed eventi che invadono le città del territorio campano.

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Sagre ed eventi in Campania fino al 31 luglio (lastampadelmezzogiorno.it)

Il sud della nostra nazione è celebre per la sua tradizione culinaria, specialmente la regione Campania, in cui è nata l’amata pizza napoletana che qualsiasi Paese invidia e cerca di imitare, senza mai raggiungere la vera perfezione campana. Insomma, una terra di sole, di mare, cultura e patrimonio culinario. Oltre al cibo, anche le bevande tipiche della Campania sono deliziose prelibatezze , da gustare ad ogni sorso, pensate al celebre limoncello. Una zona per cui si hanno più di mille motivi per visitarla, perciò fate in fretta a fare la valigie e partire, perché sono presenti sagre, feste ed eventi per tutti gli amanti del buon divertimento e del buon cibo.

Campania: luoghi d’interesse turistico

Come abbia già specificato, la Campania è il luogo ideale in cui passare le vacanze, soprattutto quelle estive. Regione nota per i suoi paesaggi e le spiagge paradisiache, offre anche attrattive turistiche di interesse storico, artistico e culturale, partendo dal suo capoluogo: Napoli. Una delle città considerate tra le più belle in Italia, che conserva una storia antichissima, tutta da scoprire, e dove il tempo si è fermato.

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Napoli, capoluogo della Campania (lastampadelmezzogiorno.it)

Peculiari sono le vie acciottolate del centro storico, ove ci sono ancora i panni stesi su fili che vanno da un edificio all’altro e bar caratteristici che servono il vero caffè napoletano. Si dice “vedi Napoli e poi muori”, frase che tutti gli italiani conoscono, per un motivo, anzi, per più motivi. Il suggestivo lungomare Partenopeo ospita Castel dell’Ovo, da cui si ha una vista su tutto il Golfo. Impossibile da evitare San Gregorio Armeno, conosciuto come la Via dei Presepi, dove ancora persiste l’artigianato e nel periodo natalizio viene adornato con decorazioni particolari, mostrando il meglio di sé.

In pochi conoscono il sottosuolo di Napoli, esistente già all’epoca degli antichi romani e utilizzato come acquedotto. In tempi più recenti, nella Seconda Guerra Mondiale, prese il ruolo di bunker antiaereo. Tra gli altri monumento della città, non si può saltare per nessun motivo la visita al Duomo, alla Piazza del Plebiscito, alla Cappella San Severo, al Maschio Angioino e al Museo Archeologico. Passeggiare, inoltre, per il centro storico, è un’attività magnifica, che vi permetterà di scoprire le varie sfaccettature del capoluogo campano.

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Reggia di Caserta, Patrimonio UNESCO (lastampadelmezzogiorno.it)

Inutile dirlo, ma dopo aver visitato Napoli, la destinazione più gettonata e d’obbligo è Caserta, per la presenza della Reggia, voluta nel XVIII secolo dal Re Carlo di Borbone. Avrebbe dovuto competere con le altre ville costruite in Europa, specialmente con la Reggia d Versailles, ma noi ci accontentiamo di quella del Vanvitelli, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, nel 1997. Gli interni in stile barocco e neoclassico suggeriscono un’aria regale ed elegante, mentre il parco esterno, che si estende per tre kilometri, è imbellito da sculture, fontane e due giardini: uno inglese e l’altro all’italiana.

Chi si reca in Campania non può non fare un salto a Pompei ed Ercolano, città rinvenute dalla ceneri dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Siti archeologici unici al mondo, che danno una visione ben chiara di come fossero strutturate le città e la civiltà del tempo. Un tuffo indietro nei secoli, scoprendo gli edifici, le ville, il teatro, il foro e le terme, in cui un itinerario è d’obbligo, a causa della vastità delle zone, specialmente di Pompei. Rimanendo nel tema dell’archeologia, all’interno del Parco Nazionale del Cilento, la città antica di Paestum merita uno sguardo ben approfondito e minuzioso. Circondata da un’alta cinta muraria, conserva tre templi di origine greca e il foro e l’anfiteatro romano. Molti reperti sono conservati al Museo Nazionale di Paestum, in cui è possibile ricostruire la storia, grazie ai reperti.

Campania: sagre e feste fino al 31 luglio

Concentrandoci più sulla gastronomia e meno sulla storia e sull’arte, arriviamo a toccare il tasto delle sagre e degli eventi presenti nella regione. Amanti del cibo, prestate bene attenzione, perché quest’opportunità è valida solo fino al 31 di luglio, dopodiché dovrete aspettare l’anno successivo. Andiamo a scoprire le maggiori sagre e gli eventi da non perdere in Campania; allacciate i bavaglini e si parte!

  • Festa del Pane e della Civiltà Contadina

Dal 27 al 31 luglio, a Trentinara, in provincia di Salerno, si festeggia il grande evento dell’estate cilentana: la Festa del Pane e della Civiltà Contadina.  Le vie del centro storico si riempiono di stand culinari con prodotti tipici della tradizione, accompagnati da numerosi concerti che si svolgono in piazza.

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Festa del Pane e della Civiltà Contadina (lastampadelmezzogiorno.it)

Un evento adatto a tutte le età, poiché si prende parte e laboratori, presentazioni di libri e opere teatrali, durante il tramonto e sulla terrazza del Cilento.

  • Sagra della Coccetella

Nella provincia di Avellino, dal 29 al 31 luglio si va a Sorbo Serpico verso le 19:30, per la sagra della Coccetella. Perfetta per i buongustai, amanti dei prodotti fatti a mano dalle massaie del territorio irpino. La Coccetella è una specialità di pasta, simile alle orecchiette pugliesi, ma di dimensioni più grandi e più allungate. L’evento ha origine nel 1979, quando fu volutamente creato un tipo di pasta originale, chiamato coccetella a causa della somiglianza con la chiocciola.

  • Sagra del fusillo, della porchetta e del Greco di tufo

A Torrioni, sempre nel territorio avellinese, dal 22 al 24 luglio, si celebra la sagra del fusillo, della porchetta e del greco di tufo. Nel menù non possono, ovviamente, mancare i fusilli e la porchetta, accompagnati da caciocavallo impiccato, arrosti vari e pizze fritte.

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Sagra del Fusillo, della Porchetta e del Greco di Tufo (lastampadelmezzogiorno.it)

Dal momento che il nome dell’evento presenta il greco di tufo, dovremmo spiegare che è un vino tipico del luogo e che guida la serata, insieme a della musica popolare che invita tutti i partecipanti a buttarsi nella pista da ballo. Arrivata alla sua trentunesima edizione, la sagra non smette mai di divertire e di attrarre gente.

  • Sagra della Melanzana

Ci troviamo in provincia di Napoli, a Santa Maria la Carità, dove dal 22 al 25 luglio ha luogo la sagra della melanzana. Facile da capire quale sia l’ingrediente principale, dagli antipasti ai dolci a base di questo ortaggio. Seppur non specificato, il buon vino è sempre presente, come la buona musica: un connubio perfetto.

 

 

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