Sciopero degli albergatori pugliesi, vacanze a rischio: tutti in rivolta contro la tassa di soggiorno

In Puglia gli albergatori stanno scioperando a causa della famosa tassa di soggiorno. Ora le vacanze di molti italiani sono a rischio.

Gli Hotel sono i pilastri della società moderna, soprattutto nel settore turistico. Senza queste strutture non potrebbero esistere le vacanze in giro per il mondo. Ma qual è l’origine degli alberghi? In realtà, i primissimi Hotel nacquero addirittura nell’Antica Grecia, in modo particolare ad Olimpia e ad Epidauro. In questi luoghi si svolgevano delle manifestazioni annuali, grazie alle quali giungevano numerosi spettatori.

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Vacanze a rischio in Puglia per lo sciopero – lastampadelmezzogiorno.it

Chiaramente, tutte queste persone dovevano necessariamente rifocillarsi e dormire, perciò i più poveri si accampavano all’interno di tendopoli, mentre i ricchi alloggiavano all’interno di case trasformate in veri e propri Hotel primitivi. Successivamente, nell’antica Roma nacquero gli Hospitia, che erano degli edifici nati per ospitare e far riposare i viaggiatori.

Gli albergatori pugliesi in sciopero: i dettagli della vicenda

Recentemente Federalberghi ha dichiarato che presenterà ricorso affinché venga eliminata la tassa di soggiorno, la quale potrebbe frenare il settore turistico. Per la precisione, lo scorso martedì è stata votata dal Consiglio comunale di Bari l’imposta di soggiorno da applicare nella città barese.

Ciò significa che dal prossimo autunno i visitatori dovranno pagare una tassa. Tuttavia, i rappresentanti di Federalberghi non sono d’accordo, e hanno dichiarato che non c’è stato nessun confronto fra le parti. E non solo: secondo loro la città di Bari non può permettersi di inserire una simile tassa ai turisti, poiché i servizi sono scadenti e non c’è un’adeguata accoglienza ai vari vacanzieri stranieri e italiani.

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Tassa di soggiorno a Bari – lastampadelmezzogiorno.it

Inoltre, a questo sciopero stanno aderendo anche i b&b, gli affittacamere e le case vacanza, i quali non solo sono contrari alla tassa di soggiorno, ma hanno espresso forti dubbi anche sul loro obbligo di fornire ogni settimana gli elenchi dei dati, nonostante il regolamento regionale dica che gli elenchi devono essere forniti entro i primi 10 giorni del mese successivo. Inoltre, Federalberghi è contrario anche alla tassa da pagare quando si pernottano 4 notti consecutive, poiché nella città di Bari si pernotta mediamente per 2 o 3 notti. Quindi, mettere una tassa per tutti coloro che desiderano rimanere a Bari per 4 notti, significa invogliare i turisti ad andarsene prima.

Infatti, ad agosto risultano già delle prenotazioni in meno e molte camere vuote negli Hotel. Persino i sindacati non condividono le scelte dell’amministrazione comunale, tuttavia sono d’accordo sull’abolizione dell’imposta a tutti i minori di 14 anni. In questo modo molte famiglie con bambini o ragazzini potrebbero accettare di visitare Bari per più tempo. Naturalmente, bisogna ricordare che una tassa del genere farebbe migrare i turisti verso i paesi confinanti. Infatti, molti potrebbero scegliere di pernottare in un altro Comune della provincia barese, dove non si paga nessuna tassa di soggiorno, e poi prendere un mezzo per visitare il capoluogo pugliese.

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