Puglia, brucia anche Monte Sant’Angelo: riapre la litoranea di Vieste, ma arriva una brutta notizia

Gli incendi boschivi in Puglia non sono ancora terminati: dopo la riapertura della litoranea di Vieste brucia anche Monte Sant’Angelo.

Questa estate sta generando tantissimi nuovi incendi, a causa del forte caldo e della mano dei consueti piromani, che come ogni anno distruggono una parte del bellissimo territorio italiano e del mondo. Ma qual è stato l’incendio boschivo più grande degli ultimi decenni? Secondo gli esperti il rogo con la maggiore estensione di territorio bruciato si è verificato recentemente, cioè nel 2021 in Siberia.

la puglia brucia continua a bruciare
La Puglia continua a bruciare – lastampadelmezzogiorno.it

Per la precisione, il vasto incendio ha interessato la Repubblica russa Jacuzia, proprio dove in inverno si possono raggiungere i 67°C sotto zero. In questo caso l’incendio estivo si è esteso per circa 2.000 km, e ha emesso nell’atmosfera terrestre oltre 505 megatoni di anidride carbonica. Inoltre, le dimensioni degli incendi avvenuti in Russia nell’estate 2021 sono paragonabili alla Grecia.

In Puglia brucia Monte Sant’Angelo

Purtroppo la Puglia è una delle regioni italiane più colpite dal forte caldo e dagli incendi boschivi. Infatti, le fiamme sembrano inarrestabili, poiché hanno interessato anche la zona di Serracapriola e Monte Sant’Angelo. Inoltre, il maestrale potrebbe alimentare i roghi nel Salento e rovinare le vacanze a molti turisti. Secondo gli esperti ci potrebbero volere almeno 15 anni per far ritornare i boschi verdi e pieni di alberi. In questo momento il fuoco non sta risparmiando il Gargano, soprattutto la zona di Vieste San Felice, la quale è costantemente sorvolata da alcuni canadair giunti da Lamezia.

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Gargano in Puglia – lastampadelmezzogiorno.it

In più, sulla superficie  ci sono circa 50 unità che cercano di domare gli incendi, come ad esempio i Vigili del Fuoco, gli operatori dell’Arif, i Carabinieri forestali e la protezione civile. Chiaramente, per evitare altri danni è stata staccata la linea elettrica nelle zone interessate, perciò molte persone sono rimaste senza elettricità. Per quanto riguarda il Salento, è cominciata la bonifica dell’area e la quantificazione dei danni: si pensa che nel territorio salentino siano stati bruciati circa 90 ettari di boschi, alcune piccole ville, due automobili, circa 60 giardini privati e tantissimi gazebo. Fortunatamente, è stata riaperta la litoranea di Vieste sul Gargano, la quale era stata chiusa per sicurezza dopo il propagarsi degli incendi.

Tuttavia, a causa delle violente fiamme le autorità avevano deciso di far evacuare circa 2.000 turisti, che di recente sono stati fatti rientrare dai Vigili del Fuoco. Pertanto, secondo la Coldiretti la Puglia per almeno 15 anni perderà un’importante polmone verde, una bellissima macchia mediterranea e anche un’attrazione turistica. E non solo: bisogna ricordare che ogni incendio costa ai cittadini più di 10.000 euro per ogni ettaro bruciato, poiché occorre sostenere i costi legati allo spegnimento dell’incendio, alla bonifica e alla ricostruzione della vegetazione.

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