Migliaia di famiglie napoletane fuori gli uffici Inps: cosa sta accadendo

Fuori le sedi Inps è davvero il caos: ecco perché tantissime famiglie nel napoletano stanno protestando nei pressi dell’ente

Una vera e propria rivolta quella a cui si è assistito fuori ad alcune sedi dell’Inps nel napoletano. I tempi economici, in questo particolare periodo storico, sicuramente non sono floridi per tantissimi nuclei familiari, i quali cercano di aggrapparsi a misure statali, nel frattempo cercano un lavoro stabile da reperire. Come ben noto però, alcune realtà non sono così semplici, e trovare un’attività lavorativa è assolutamente molto complesso.

protesta Inps Napoli
Inps: sedi prese d’assalto a Napoli – lastampadelmezzogiorno.it

Tutto questo favorisce il lavoro in nero, e il pagamento del lavoro a basso costo. Infatti, uno dei temi principali sui tavoli politici è la regolamentazione di tutte le attività lavorative, il salario minimo, evitare quanto più possibile il lavoro in nero. Ma al netto di questi elementi, perché nel napoletano alcune sedi Inps sono state prese letteralmente d’assalto? Il tutto è nato da un sms. Era nell’aria, una notizia annunciata, ma finché non è diventata realtà, non si erano creati allarmismi.

L’SMS che ha fatto infuriare i cittadini

Le sedi dell’Inps sono state prese d’assalto. Tantissimi cittadini nel napoletano si sono recati per avere spiegazioni in merito ad un SMS ricevuto da parte dell’ente. Ma qual è il contenuto di questo messaggio di testo. Al suo interno è raccolta la comunicazione che in molti speravano non arrivasse mai, ovvero lo stop definitivo alla percezione del Reddito di Cittadinanza. E da lì, si è generato un vero e proprio caos. L’ultima rata percepita è stata al 27 luglio, dopodiché è arrivato lo stop.

protesta Inps a Napoli
Napoli_ perché sono state prese d’assalto le sedi Inps? – lastampadelmezzogiorno.it

Il Reddito di Cittadinanza, come ampiamente annunciano in questi mesi dal Governo Meloni, è destinato a finire. E la fine è davvero arrivata. A partire dal mese di agosto, tutte quelle famiglie che non hanno i requisiti per percepire il reddito (e la nuova misura che arriverà da gennaio 2024 in sua sostituzione) sono state escluse. In questi anni sono state tante le incongruenze che hanno permesso a chi non aveva diritto, di percepire comunque l’indennità.

L’SMS di sospensione del reddito è arrivato a circa 169 mila famiglie, si lascia immaginare che gran parte di queste si sia recate presso l’ente a chiedere spiegazioni. È anche inutile provare a chiedere spiegazioni ai servizi sociali, o ai CAF: se non sussistono i requisiti, non si percepirà il sostegno. Chi, infatti, non entra tra quei nuclei in cui compaiono disabili, minori o persone over 60, e che rientrano tra i soggetti occupabili, non percepiranno il reddito.

Le proteste sono date dal fatto che, come dicono in molti, se la misura è stata sempre elargita, e se non sono mai stati contattati i percettori nel cercare lavoro, perché adesso la togliete? Come procederanno questi nuclei, ad andare avanti? Il Governo sta aggiustando il tiro, soprattutto per evitare sprechi di soldi laddove non è necessario. Ma la bomba è esplosa, ora resta da capire in quante famiglie rientreranno nei nuovi requisiti.

Impostazioni privacy