Salento, scatta il divieto definitivo di balneazione: addio ad una delle mete più amate dai turisti, vacanze rovinate

In una zona del Salento è scattato ufficialmente il divieto di balneazione: addio a una meta molto ambita dai turisti

In tutta Italia vengono stabilite delle misure di legge particolari in base alle zone. Se un territorio ha bisogno di più protezione, oppure è considerato molto importante, verrà salvaguardato. Ciò significa che anche le aree balneari potrebbero essere prese in considerazione per questa eventualità.

Questo spiega perché, per il terzo anno consecutivo, è stato imposto il divieto di balneazione nella foce del fiume Chidro. Lo stanziamento sotto il ponte o l’accesso alle strutture sarà severamente vietato. Non sarà possibile frequentare la zona balneare in nessun modo. La decisione è stata presa da diverso tempo e dovrà essere rispettata sia dai turisti che dai cittadini del comune di Manduria, nel Salento. Per quale ragione è stata decisa una normativa del genere?

Riserva naturale chiusa, l’accesso ai cittadini è negato: ecco perché il fiume Chidro è off-limits

Il sindaco Gregorio Pecorare ha motivato la sua decisione con una dichiarazione pubblica. Sostiene che molti bagnanti si siano stanziati sulle spiagge adiacenti alla foce, sulle sponde del fiume e all’interno della zona considerata come riserva naturale. Inoltre il ponte è sempre stato usato come trampolino di lancio per i tuffi nelle acque del fiume. Il problema è che la presenza delle persone nelle spiagge può aggravare la situazione igienica di tutta la zona balneare.

Famosa zona balneare bloccata in Italia
Il fiume Chidro è considerato una riserva naturale – Lastampadelmezzogiorno.it

L’intera area è stata affidata alle cure del Comune di Manduria, che dovrà provvedere a sistemare la zona considerata fatiscente e pericolosa. Per la sicurezza pubblica è importante non frequentarla ed evitare di raggiungerla. Soltanto il personale autorizzato dal comune avrà la possibilità di accedere alla zona balneare. Tutti gli altri non potranno entrare all’interno del fiume Chidro per nessun motivo o senza un permesso speciale.

L’ordinanza avrà vigore dal 27 giugno fino al 30 settembre 2023 per motivi di igiene e salute pubblica in altre parole. Il sindaco riferisce che nella riserva naturale sono stati trovati rifiuti organici di natura umana e inorganico. Questa situazione ha portato il primo cittadino a dover prendere la dura decisione, così da mettere al sicuro la riserva naturale. Non sappiamo se in futuro resterà aperta al pubblico o meno. Per il momento, tenendo anche conto delle parole del sindaco, rimarrà chiusa.

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