Perché le dita delle mani raggrinziscono in acqua? In tanti si chiedono il motivo, sorprendente, di tale fenomeno: ecco la ragione
Sono tantissime le curiosità che destano attenzione riguardo ad alcuni fenomeni comuni, a cui si è abituati ma di cui, tuttavia, non si conoscere la ragione. Fra queste di certo vi è il perché le dita della mani, così come i piedi, raggrinziscono in acqua.
Chi è solito nuotare o comunque trascorrere tempo in acqua, sa bene e riconosce gli effetti inerenti talune parti del corpo. Per l’appunto, il contatto con l’acqua porta dopo un po’ un effetto raggrinzimento per quel che concerne mani e piedi.
Quando ciò accade, comunemente porta ad esempio i genitori dei più piccoli ad invitarli ad uscire dall’acqua e procedere ad asciugarsi. Si tratta di quell’aspetto particolare che fa sembrare tali parti del corpo come d’improvviso invecchiate. Ovviamente, questo è soltanto l’aspetto dal momento che la ragione è un’altra.
In realtà, come si legge su Rimedi in casa, il motivo legato al raggrinzamento di mani e piedi ha a che fare con ragioni evolutive. Cosa significa nel dettaglio? A seguire la sorprendente spiegazione!
Dita delle mani in acqua, perché raggrinziscono: la reazione che porta ad un vantaggio fisico
Quando si trascorre dunque tanto tempo in acqua, ad esempio a mare, a causa del contatto prolungato, si verifica un comune fenomeno ben visibile, ovvero dita delle mani, e dei piedi, che raggrinziscono.
Come detto, il motivo e la spiegazione di ciò si lega ad un fattore evolutivo, e nel dettaglio si tratta della reazione dell’organismo che popone un vantaggio di tipo fisico. Infatti, la ‘trasformazione’, per così dire, consente di migliorare la presa degli oggetti quando ci si trova in acqua, nonché di rendere migliore la propria presa.
Aumenta dunque la capacità prensile, in virtù del raggrinzamento, e di riflesso migliore la reazioni dell’uomo mentre si trova immerso nell’acqua. Non sono mancati gli studi su tale interessante tema, e fra questi ve ne è stato uno che ha testato la capacità di diversi individui proprio in relazione alla capacità di afferrare oggetti mentre ci si trova in acqua.
Nello specifico, taluni di tali individui hanno immerso in acqua le proprie mani per una mezz’ora, a differenza di altri che le hanno tenute invece asciutte. Successivamente, ad ognuno degli soggetti è stato chiesto di afferrare alcune biglie, con talune di esse che erano bagnate, talune invece asciutte. Gli individui con le mani raggrinzite hanno mostrato maggior velocità nella raccolta delle biglie bagnate, dimostrando nello specifico l’intervento positivo, dell’evoluzione, rispetto al miglioramento di aspetti rilevanti di tutte le creature.