Il Reddito di Cittadinanza è stato ufficialmente cancellato in questi giorni, ma solo ora emerge il vero motivo per cui è stata presa questa decisione
Ondata di polemiche per la chiusura del RdC. I colpiti saranno i più poveri che si ritroveranno in condizioni difficili, soprattutto in quei luoghi dove l’industrializzazione è scarsa e le condizioni socio-culturali sono disastrose. L’Italia ha tante sfaccettature e le zone entroterra sono più arretrate del resto della Nazione, questo comporta il fatto che quel tanto citato ‘trovare lavoro’ in realtà risulta molto complicato, per dinamiche che chi vive in zone più ‘civilizzate’ fa fatica a comprendere.
Con le restrizioni delle nuove misure che salutano il Reddito di Cittadinanza molte famiglie potrebbero trovarsi in difficoltà e i dubbi sono tanti, soprattutto per quanto riguarda l’iter di preparazione delle persone a lavoro, considerando che in quelle zone il lavoro non c’è e quando c’è è in nero e sottopagato.
Il Governo riuscirà a regolamentare queste situazioni? Nel frattempo in Italia si protesta, soprattutto nella Campania, che sarà la Regione messa più in ginocchio. Ma quali sono le vere ragioni che hanno portato il Governo a prendere una decisione così restrittiva? A pagare saranno i più poveri probabilmente, ma l’attacco non si è rivolto ai poveri, che verranno comunque sostenuti con soluzioni alternative, bensì ai classici furbetti italiani.
Reddito di Cittadinanza, perché è stato eliminato e qual è l’obiettivo delle nuove misure
False dichiarazioni, informazioni mancanti, ma soldi veri: 13mila gli euro incassati da un 50enne avellinese che percepiva il RdC. Questo un caso tra le migliaia di truffe allo Stato. Migliaia di persone fino a questo momento hanno ricevuto il Reddito senza diritto, frodando non solo lo Stato, ma anche gli stessi soldi che provengono dalle tasse dei lavoratori che non li hanno ricevuti gratis, ma con lo sforzo e l’impegno del lavoro quotidiano. Per mettere un punto a questa situazione paradossale il Governo ha dovuto restringere il campo.
Questo potrà sicuramente comportare problemi, come spiegato poche righe fa, ma al tempo stesso rimetterà in ordine la distribuzione del denaro pubblico a chi ne ha realmente bisogno. Secondo quanto ricostruito dalla Procura della Repubblica di Avellino, l’uomo pur di accedere al reddito di cittadinanza, avrebbe fornito false dichiarazioni ed omesso alcune informazioni essenziali, riuscendo così ad incassare complessivamente circa 13mila euro, ma non è il solo. Adesso quei soldi rubati dalle tasche dei lavoratori che pagano le tasse dovranno tornare all’Inps, ma migliaia di casi non saranno mai portati alla luce, e i soldi ‘rubati’ verranno archiviati.