Tra non molto arrotoleremo il nostro televisore a schermo piatto e lo trasporteremo mettendolo sottobraccio. Le stesse caratteristiche di flessibilità le avranno anche i telefonini che potranno essere pieghevoli. "È una realtà più vicina di quanto pensiamo" spiega Zhifeng Ren dell'Università di Houston in Texas che, insieme a dei colleghi dell'Università di Harvard, ha scritto un articolo pubblicato sulla rivista Nature Communications. Il materiale con cui saranno costruiti questi oggetti è trasparente ed ha la flessibilità e la conducibilità necessaria per un perfetto funzionamento.
Cercasi gelatai: in Italia, nel 2013, almeno 600 posti di lavoro sono rimasti vacanti. E' quanto afferma uno studio di Fipe-Confcommercio in base al quale, lo scorso anno, il 12,5% delle assunzioni programmate dal settore non è andato a buon fine (8,6% nel 2012). L'offerta parte dalle oltre 33.000 aziende del comparto (gelaterie, pasticcerie, bar).
La Banca Centrale Europea nella riunione di oggi ha tagliato il tasso di riferimento di 25 punti base allo 0,25%.
I tassi resteranno bassi per un periodo prolungato. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi sottolineando che la Bce stima un possibile ''prolungato periodo di bassa inflazione'' per la zona Euro. Inoltre la Bce è pronta a considerare tutti gli strumenti a disposizione per sostenere l'Eurozona dato il permanere di rischi al ribasso per la crescita
In Italia metà delle famiglie vive con meno di 2.000 euro al mese. E' quanto emerge da un'indagine della Banca d'Italia secondo cui la distribuzione dei redditi resta sempre asimmetrica. In particolare, solo la metà delle famiglie ha un reddito annuo superiore ai 24.590 euro (circa 2.000 euro al mese), mentre un 20% conta su un reddito addirittura inferiore ai 14.457 euro (1.200 euro al mese). Il 10% delle famiglie a più alto reddito, invece, percepisce più di 55.211 euro.
La ricchezza, inoltre, è sempre più concentrata. Secondo l'indagine, il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46,6% della ricchezza netta totale (45,7% nel 2010). La quota di famiglie con ricchezza negativa è invece aumentata al 4,1% dal 2,8% del 2010. La concentrazione della ricchezza è pari al 64%.
La crisi picchia, dunque, sulle famiglie: tra il 2010 e il 2012 il reddito familiare medio in termini nominali è diminuito del 7,3%, mentre la ricchezza media del 6,9%. E' salita, invece, la povertà pseudoassoluta passando dal 14% del 2010 al 16% nel 2012. Un povero su tre è immigrato. Nell'indagine biennale sui bilanci delle famiglie, Bankitalia individua la soglia di povertà con un reddito di 7.678 euro netti l'anno (15.300 euro per una famiglia di 3 persone).